Site Specific Museum_THREE

Musei altrove
Musei Altrove
Per essere la trilogia allargata e pure molteplice, comprende di fatto un caso-studio ancor più finestra sul mondo: i due “site-specific museums”– voluti negli anni Ottanta del secolo scorso da Gilberto Gil (che diverrà poi Ministro della Cultura nel Governo di Lula da Silva) nella veste istituzionale di Presidente della Fondazione Gregorio de Mattos di Salvador de Bahia – dedicati alla radice afro-brasiliana per “irritare deliberatamente le priorità eurocentriche della classe artistico-intellettuale brasiliana”. Curati da due intellettuali di origini europee – Lina Bo Bardi, architetto di straordinario valore, e Pierre “Fatumbi” Verger, fotografo ed etnografo e grande viaggiatore – che scelsero di farsi brasiliani, ecco la “Maison du Brésil” ad Ouidah in Benin e la “Casa do Benin” a Salvador de Bahia (Brasile); rispettivamente punto di partenza e d'arrivo delle navi negriere, sono oggi progetto dimenticato di un modo pre-global. Le questioni certamente dure e non così glam che questi due esperimenti museali rimettono in gioco fanno capo ad un modo sostenibile ed attento di rileggere il mondo nel suo rapporto con i luoghi e lo sradicamento. Naturalmente Il Vicerè di Ouidah di Bruce Chatwin dal quale Werner Herzog ha tratto Cobra Verde sono formidabili contributi per questo lavoro. Un documentario racconterà dunque questo peculiare “museo altrove” tra Africa e Brasile. La prima parte di ricerca d'archivio cinematografico su Lina e Pierre è stata prodotta con OrlandoLab per il Festival della Creatività, Firenze 2008.

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