SIte Specific MUSeums 03
A Sigiriya (SriLanka) nel V° secolo il re parricida Kasyapa, sulla base di preesistenze, costruì i giardini ed il proprio palazzo, in forma di leone. La struttura geologica è una grande roccia vulcanica, alta oltre 350metri, che ospita il palazzo e che emerge sulla valle piatta, dove stanno i giardini; al di là della vicenda minuta della decorazione (lungo il percorso di salita è un muro che veniva tenuto “a specchio” e rifletteva gli affreschi della parete antistante, realizzati da artisti provenienti da tutto il subcontinente indiano) si tratta ancora della artificializzazione di un luogo naturale che viene interpretato in continuità, in qualche modo avendone compreso le potenzialità, perciò “limitando” l’intervento ad una articolata serie di aggiustamenti.
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SIte Specific MUSeums 02
A Polonnaruwa (SriLanka) nel XII° secolo il re Parakkramabahu ha realizzato il Gal Vihara; da un affioramento in granito sono stati ricavati, sempre scolpendoliin situ, un Buddha dormiente, in Buddha in posizione di meditazione ed un tempio, quest’ultimo scavato; la struttura geologica è ben visibile dalla continuità delle venature della roccia. Nel contesto di un grande sito archeologico che contiene vestigia anche molto diverse tra loro viene dunque realizzato site specificun intervento che richiede ridottissimo afflusso di materiali da fuori cantiere: sono soltanto le strutture di completamento, visibili in pianta nel disegno, ad essere realizzate con materiali provenienti da fuori opera. Anche in questo caso l’artificializzazione del luogo – per la parte preminente – avviene in continuità con l’elemento naturale, la struttura geologica esistente.
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SIte Specific MUSeums 01
Dambulla (SriLanka) era una struttura geologica in granito, in forma di grande fessura ad andamento orizzontale; il sito naturale, inizialmente usato come grotta, nel I° secolo a.C. fu riparo del re Valgamba, in fuga a causa di un’invasione tamil; cominciato allora e protrattosi nei secoli, l’intervento dell’uomo parte da un profondo riconoscimento della specificità del luogo. Proprio il modo in cui ne viene tecnicamente eseguita l’artificializzazione è peculiare anche dal punto di vista della “sostenibilità”: quasi nulla infatti viene aggiunto o portato da fuori: le grandi statue di Buddha (dormiente, in posizione di meditazione etc.) vengono infatti scolpite in loco, semplicemente togliendo roccia; per un fulmineo paragone in terra d’Occidente, Michelangelo descrive in termini concettuali un simile procedimento – riferendosi però alla scala della statuaria non a quella dell’architettura né tantomeno del paesaggio – come lavoro “per via di levare”. Unico intervento in aggiunta è dunque il muro che chiude le grotte, divenute “sistema”, ed il loggiato che lo seguita verso il prospiciente “sagrato” – costruito dal basso probabilmente utilizzando anche i materiali di scarto provenienti dallo scavo per l’ornamentazione delle grotte; un grande ficus religiosa completa – elemento vivente di natura vegetale – tutto l’intervento, che ospita sia templi buddisti che indù.
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